Heidelberg è una delle poche città tedesche rimasta completamente intatta dai bombardamenti degli alleati durante la seconda guerra mondiale. A differenza da grandi città come Francoforte, la cui Altstadt è stata completamente rasa al suolo e ricostruita con una serie di palazzi tutt’altro che credibili, questa città universitaria risplende nella sua architettura barocca, incurante del passare degli anni. Il centro sorge sulle sponde del fiume Neckar, circondata da colline che offrono agli appassionati di footing e mountan bike un piacevole intrattenimento. Il clima temperato, sostanzialmente lo stesso dell’Italia settentrionale, permette piacevoli visite in qualsiasi mese dell’anno, anche se il periodo più interessante è proprio quello natalizio.
In Germania lo spirito del Natale è molto più vivo e tangibile rispetto a quello che viviamo ogni anno in Italia. Lo squallido Babbo Natale da centro commerciale non esiste, o meglio, viene offuscato da tutto quello che viene appositamente creato nelle settimane che precedono il venticinque dicembre. I mercatini di Natale iniziano il ventiquattro Novembre, e allietano l’arrivo dell’inverno fino al ventidue dicembre. Questi occupano le due delle piazze centrali del centro storico: l’ Universitätsplatz e Marktplatz, a cui va aggiunta una terza piazza alla fine di Hauptstraße (una delle vie pedonali più lunghe d’Europa), in cui viene montata una pista da pattinaggio, di cui tutti possono usufruire.
I centoquaranta stand di cibo tipico, Glühwein (punch), birra, dolci di ogni tipo, statuette e giochi per bambini obbligano il turista ad un attento giro; l’orario è continuato, dalle undici del mattino fino alle nove di sera. È divertente osservare il genere di persone che affolla questo mercatino: dai pensionati in gita fuori porta agli studenti, dalle famiglie con bambini ai ricchi abitanti di Heidelberg che scendono dalle loro case abbarbicate sulle colline, tutti troveranno qualcosa di adatto alle loro esigenze.
È impossibile non fermarsi alla baracca del Currywurst, piatto tipico del nord della Germania (parliamo quindi di Berlino ed Amburgo), ormai uno dei piatti da asporto principali della cucina teutonica. Ogni stand colpisce per la straordinaria pulizia ed attenzione ai dettagli, e per un momento il desiderio di voler comprar tutto e provar tutto assale il visitatore alle prime armi. I prezzi non sono necessariamente proibitivi, ma bisogna comunque tener d’occhio il portafoglio. Non è sicuramente un posto in cui poter mangiare tutti i giorni. Molti studenti decidono di lavorarvi part time durante il semestre invernale, quindi il problema linguistico non si presenta affatto. Anzi, Heidelberg colpisce per il suo elevato grado di internazionalizzazione, dovuto sia alle migliaia di turisti che affollano le eleganti vie della città, sia all’università, una della più grosse e prestigiose del paese, capace di attrarre giovani da tutto il mondo. Inoltre, molti tedeschi conoscono un po’ di italiano.
Ovviamente non può mancare un Babbo Natale con cui fare una foto ricordo; il ricavato è devoluto per intero a beneficio dei progetti sociali. L’ultima parte del mercatino, situata in Karlsplatz, ai piedi del romantico castello, ha come protagonista principale una pista di pattinaggio dalle medie dimensioni, ed i pattini possono essere affittati per pochi euro.
Lo spirito natalizio dell’Europa continentale è qualcosa di assolutamente diverso e coinvolgente, da provare e soprattutto gustare, date le enormi quantità di crema usate per i dolci tipici della tradizione locale.
Infine, Heidelberg è facilmente raggiungibile attraverso l’aeroporto di Francoforte, situato a ottanta chilometri di distanza, a cui va aggiunto un comodo viaggio in treno di un’ora circa. Si consiglia di prenotare per tempo, in modo da trovare offerte vantaggiose sia per il volo che per il biglietto ferroviario (occorre quindi consultare il sito della DeutscheBahn, di cui esiste la versione in Italiano).