GENERALE
Seconda città di Spagna ma primo centro della Catalogna, Barcellona è una metropoli affacciata sul mare dalle tante e contraddittorie anime. L’anima catalana è la più spiccata e la rende una città gelosa della propria cultura e delle tradizioni secolari, talmente orgogliosa della propria lingua da farla sopravvivere all’oblio franchista.
La Barcellona cosmopolita è invece quella da sempre aperta alle tendenze straniere, approdate grazie ad un porto attivissimo e alla vicinanza dei confini nazionali ed interpretate qui in maniera originale. Città culturalmente vivace e protagonista di un vertiginoso progresso economico, la capitale catalana è anche espressione concreta di una continua volontà di rinnovamento, sia esso dettato da necessità civiche (è il caso dell’Eixample) o da esigenze strutturali (vedi gli interventi per le Olimpiadi del 1992). Il turista che la raggiunge scopre un città antica e moderna al tempo stesso, dove alle maggiori rappresentazioni del gotico catalano si affiancano spettacolari espressioni del Modernismo e dove l’accostamento tra un vecchio quartiere di pescatori ed una moderna città olimpica non sembra poi così irriverente. Le bellezze architettoniche ed i capolavori artistici – insieme ad una gustosa cucina e ad una vita notturna tra le più animate – fanno di Barcellona una delle mete preferite dei viaggiatori che raggiungono la Spagna.
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INFO UTILI
Documenti: carta d’identità
Lingua: La maggioranza dei barcellonesi è bilingue: la lingua ufficiale, di cui vanno fieri, è il catalano; la seconda lingua è lo spagnolo (castigliano). Le strade e molte indicazioni dei trasporti sono in catalano. Nei ristoranti troverete menù in varie lingue; in quelli più turistici, non manca l’italiano.
Fuso orario: Nessuna differenza con l’Italia.
Clima: Barcellona è una città tipicamente mediterranea e gode di un clima caldo ed accogliente, con una temperatura gradevole durante tutto l’anno. C’è quasi sempre il sole, in qualunque periodo dell’anno. Le piogge, che in alcuni periodi possono essere anche intense, favoriscono il mantenimento delle molte zone verdi della città.
Il clima migliore, e quindi anche il periodo ideale per visitare Barcellona, lo si trova da maggio alla fine di luglio. Anche settembre è un buon mese. Agosto è bollente, mentre ottobre e novembre sono tranquilli, anche se un po’ freddi.
Sicurezza: Barcellona è una città relativamente tranquilla; basta seguire delle semplici indicazioni per evitare di rovinarvi la vacanza. Nelle zone ad alta concentrazione turistica, ci sono molti borseggiatori. Non portatevi dietro il passaporto e le carte di credito che non vi servono; lasciate tutto nella cassaforte dell’hotel e fatevi consegnare una ricevuta. Chiudete bene le borse sulle Ramblas, nel mercato della Boqueria, in Metro e fuori dalla Sagrada Familia. Attenzione alle macchine fotografiche e alle telecamere appese al collo: fuori alla Sagrada ci sono scippi ad opera di ragazzini sulle moto. Nei ristoranti, soprattutto nei fast food, non lasciate le borse incustodite sulle sedie e sui tavoli. Attenzione alla tattica degli uccelli: vi si avvicina qualcuno e vi dice che avete escrementi di uccello sulle spalle. Si offre di aiutarvi a pulire e se ne va con il vostro portafogli. Fate attenzione alle zingare che vi vogliono vendere rose rosse. Evitate il Barrio Raval e il Barrio Chino di notte.
Abitudini alimentari: A Barcellona, come nel resto della Spagna, si mangia più tardi rispetto agli altri paesi europei. Il desayuno, la colazione, si fa tra le 9.00 e le 11.00 e, abitualmente, non è molto sostanzioso. Si pranza tra le 14.00 e le 15:00 e si cena tra le 21.00 e le 22.00. Queste sono le abitudini degli spagnoli: i turisti, soprattutto nelle zone più frequentate, trovano ristoranti aperti a tutte le ore. Allo stesso modo, gli hotel si sono adeguati ai ritmi dei visitatori.
Orari negozi: I negozi aprono alle 9.00 o alle 10.00 e chiudono per il pranzo verso le 13.30 e le 14.00. riaprono verso tra le 16.00 e le 17.00 e chiudono tra le 20.00 e le 20.30. sulle grandi vie turistiche, molti non chiudono per la pausa pranzo e restano aperti anche fino alle 22. anche i centri commerciali fanno orario continuo dalle 9:00 alle 22:00. La domenica sono quasi tutti chiusi.
La corrente: La corrente elettrica è come in Italia, di 220 volt. Portatevi dietro degli adattatori perchè molte prese, soprattutto di case e alberghi più vecchi, hanno solo due fori poiché non prevedono la messa a terra.
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STORIA
Le origini romane
Le origini della città di Barcellona, definite grazie ai reperti archeologici e alle fonti letterarie e cartografiche, datano al 1º secolo A.D., quando i Romani fondarono una piccola colonia intorno al monte Taber. Così Barcino iniziò formando parte della Hispania Orientale, la cui capitale era Tarraco.
Le città romane delle Catalogna erano piccole –ad eccezione di Tarraco- ma formavano una rete compatta e ben collegata che copriva l’intero territorio. Alcune si elevavano nei luoghi dei vecchi villaggi Iberici, altre, come Barcellona, si trasferirono dai primitivi insediamenti indigeni a posizioni nella pianura, più facili da difendere o verso posizioni strategiche, tra il corso di due fiumi.
L’epoca romanica
Tra il IV e il XIII secolo, il nucleo cittadino fondato dai Romani si consolidò e si espanse, cominciando a formare quello che più tardi sarebbe diventato l’aspetto della città. Alla fine di numerosi eventi e con la ritirata dei Mori, Barcellona visse l’esperienza del feudalesimo e diventò una potenza marinara, assumendo una posizione di potenza politica, religiosa e commerciale.
Alla fine del XIII secolo, venne edificata una nuova città per proteggere i nuovi insediamenti nei dintorni della Basilica di Santa Maria del Mar, dove si sono trovati i resti delle Viles Noves di Mercadal, il Porto e il Rec Comtal.
Il Medioevo
Barcellona emerge dal Medio Evo come una città che ha raggiunto i limiti di crescita e i lunghi secoli di stagnazione servono a mettere ordine nella città e nel suo tessuto sociale.
Le mura del XIII secolo riparavano i nuovi quartieri costruiti fuori dall’area romana e, fino al XIV secolo Barcellona ebbe una terza cerchia di mura intorno ai campi coltivati del Raval.
Il periodo neoclassico
A Barcellona, il XVIII secolo si apre e si chiude con la città in guerra: nel 1714 viene sconfitta nella Guerra di Successione Spagnola e nel 1808 lotta contro Napoleone. Il XVIII secolo fino l’Età dei Lumi e del dispotismo illuminato; il secolo che il filosofo tedesco Immanuel Kant riassunse in “osare a pensare da sé”; un’epoca di grandi cambiamenti in Europa, che culminarono nella Rivoluzone Francese del 1789.
Barcellona Moderna
Dalla proclamazione della Costituzione di Cadice, nel 1812, fino alla Repubblica del 1873, Barcellona soffre notevoli alti e bassi sociali e politici che si notarono in tutta la Spagna. C’erano rivolte, scioperi, conventi dati alle fiamme, bombardamenti della città, frutto delle grandi tensioni interne.
La stessa città passa da essere capitale di provincia nel 1833 ad essere governata da Giunte Provvisorie e Rivoluzionarie e Comitato di Salvezza Pubblica più tardi, nel XIX secolo.
Il ‘900
All’inizio del XX secolo, mentre Cerdà pianifica l’estensione della città in una rigida griglia, l’Eixample, che verrà realizzata in un modo alquanto impreciso, Barcellona diventa una delle capitali dell’avanguardia culturale, una città dove i nuovi progressi scientifici e tecnologici producono un grande impatto sulla vita quotidiana della gente. Una nuova generazione d’industriali e politici inizia un progetto ambizioso per trasformare Barcellona in una moderna metropoli, che chiamano “la Grande Barcellona”. Ma il 40% degli abitanti è ancora analfabeta nel 1900 e il 18% nel 1920. Vi sono nuove iniziative di scolarizzazione e formazione professionale; ci si occupa delle necessità dei nuovi mercati e dei problemi abitativi: vengono costruiti i primi treni cittadini, si elettrificano i tram, si asfaltano le strade e si dotano gli edifici di ascensori; Barcellona sta per diventare una città in rapido movimento, caratterizzata dai media e il consumo di massa.
Barcellona attuale
La Barcellona che vediamo e di cui godiamo e una nuova Barcellona, Mediterranea, nel mantenere le tradizioni, nell’affacciarsi al mare ed aprire le braccia ad altre culture ed altri popoli, dando e ricevendo, felice di fare e di condividere le sue ricchezze.
Allo stesso tempo, la Barcellona del XXI secolo, per tutte le sue trasformazioni, ha stretto i suoi legami con la propria storia, sulle fondamenta costruite da molte generazioni di diversità culturale su cui le innovazioni dei tempi moderni hanno edificato una città pressoché unica, con una forte personalità propria.
La Barcellona del XXI secolo è una capitale europea di straordinaria energia culturale e vera passione per il progresso, una città in cui la vita di ogni giorno porta le mille sfaccettature delle più diverse attività. Un potenziale che ha modellato la città del presente e le da impeto per muoversi in direzione del futuro.
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COME MUOVERSI
Il modo migliore per muoversi a Barcellona sono i mezzi pubblici.
• La metropolitana
Barcellona dispone di sei linee di Metro interconnesse che coprono un totale di 86,6 chilometri attraverso 123 stazioni. Dispone anche di una rete urbana di ferrovie gestite dalla Generalitat di Catalunya (FGC), che integra la rete metropolitana. I treni della Metro camminano dalle 5:00 del mattino fino a mezzanotte.Solo il sabato e la domenica fino alle 2:00 di notte. Il biglietto costa 1,20 €, e potete comprare la carta chiamata T-10 che costa da 6,85 a 28 euro a seconda della zona in cui ci si muove. Nella zona 1 (la più economica) rientrano gran parte dei monumenti di interesse turistico. Con la T-10 potete fare 10 viaggi.
Bisogna sempre timbrare il biglietto prima di cambiare treno.
La metro offre diverse tessere per circolare liberamente e risparmiare sul costo del biglietto. Le card sono valide per un numero illimitato di corse. Valgono sulle linee del metro e sugli autobus della rete TMB (Transports Metropolitans de Barcelona), delle linee urbane dei Ferrocarrils de la Generalitat, e delle linee della Renfe e sui Tram.
Tessera 2 giorni 9.20€
Tessera 3 giorni 13.20€
Tessera 4 giorni 16.80€
Tessera 5 giorni 20.00€
• Gli autobus
Gli autobus urbani conducono regolarmente in ogni località, ad orari molto flessibili ed efficaci. Le linee sono distinte da colori e numeri diversi (ad esempio quella rossa percorre il centro della città). Ci sono moltissime linee che allo stesso costo della Metro portano nei luoghi turistici di interesse della città. Le linee più interessanti sono la numero 6 che percorre la Diagonal fino al Poble Nou, all’altezza della spiaggia. L’autobus 24 segue la linea del Passeig de Gràcia e passa proprio davanti a Casa Batlló, Casa Milà e il Palau Robert. Con il numero 14 si va dalla Vila Olímpica fino al barrio de la Bonanova.
Il 40 finisce al Port Vell e il 41, percorre tutta la Avenida Diagonal fino a Plaza Francesc Macià. Gli orari vanno dalle 6.30 del mattino fino alle 22, mentre esistono altre linee di autobus notturni (nitbùs) che eseguono un servizio no-stop 24 ore su 24 oppure quello notturno dalle 22 alle 4 del mattino.
• Taxi
I taxi sono molto efficienti e vi condurranno in qualsiasi luogo della città. Sono di colore nero con le porte gialle e una luce verde se sono liberi; rispetto all’Italia sono più economici, anche se ovviamente le tariffe risultano più care (circa 15 euro per una corsa standard) dei mezzi pubblici o del fai da te. Comunque restano sempre uno dei mezzi più pratici e comodi per spostarsi a Barcellona evitando la folla specialmente nei mesi estivi. Ci sono circa 8.000 taxi in tutta la città; le fermate si trovano soprattutto nei pressi degli hotel e nei luoghi più turistici. Si possono aspettare allo stazionamento (prendendo il taxi che sta in testa alla fila di quelli fermi) o fermarli per la strada.
• A piedi
Il paseo, come lo chiamano gli Spagnoli, resta sempre il modo più economico e facile per visitare Barcellona. Anche se le distanze sono molto grandi, se si ha forza e volontà si potranno fare delle bellissime passeggiate per le larghe strade della città, sfruttando gli spaziosi marciapiedi e nel contempo non perderete niente delle bellezze artistiche e paesaggistiche.
• Barcellona in bici
Un mezzo ecologico è salutare per conoscere Barcellona è il CicloBus Barcelona, un servizio di noleggio bici. Le biciclette possono essere fittate per un ora, mezza giornata, uno o più giorni; le bici si possono prendere in un posto e lasciare in un altro. Nei luoghi di noleggio sono disponibili cartine e informazioni sui luoghi da visitare. Vi consigliamo di acquistare Ciclo 10, una carta valida per 10 ore di noleggio. Le bici si possono noleggiare a Placa de Catalunya e al Mirador de Colom alla fine della Rambla. Una ora costa 4,5 euro, mezza giornata 11, 1 giorno 15. La ciclo 10 costa 15 euro.
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TOP 10
La Barcelloneta: la zona del porto di Barcellona, uno dei principali della Spagna, è stata totalmente rimodernata a seguito dei giochi olimpici del 1992. Qui hanno sede la Città Olimpica, il Porto Olimpico, frequentato soprattutto nella bella stagione, e il Paseig Maritm. Risalendo verso l’interno si arriva alla Vecchia Dogana, da cui si prosegue incontrando la Llotja de Mar, sede della Borsa, la Capitania General e i moli (moll) De la Fusta e d’Epanya. Poco distante si trova la Placa del Portal de la Pau (Porta della Pace), dove si possono vedere Las Drassanes, gli antichi cantieri medievali, il Museu Maritim e il Belvedere di Colòn.
La Rambla: dalla Placa del Portal de la Pau inizia una delle zone più conosciute e frequentate della città la Rambla. Camminando praticamente in ogni ora lungo questa strada si possono incontrare moltitudini di giovani, artisti di strada, turisti e catalani alla ricerca di divertimento ed allegria. La più bella fra le parti che la compongono è sicuramente la Rambla de les Flors, con il Palau de la Virreina. Da bere l’acqua della fonte di Canaletes, che garantisce al visitatore ritorno a Barcellona. Poco distante dalla Rambla si trovano la Placa de Sant Josep Oriol e la Placa del Pi, di sicuro interesse.
El Eixample: parte da Plaza de Catalunya, ed è un susseguirsi di edifici unici al mondo che rendono la città unica al mondo. Si inizia con la Casa Calvet di Gaudì, per poi proseguire, sul Passeig de Gràcia, con la Casa Lleò Morera, la Casa Amatller e la Casa Batllò, opera anch’essa di Gaudì. Questi edifici, unici al mondo, non possono non colpire per la loro stravaganza. Poco distante un’altra opera di Gaudì, forse la più famosa, La Pedrera (Casa Milà), patrimonio dell’umanità secondo l’UNESCO e sede della Caixa de Catalunya. Proseguendo lungo l’Avinguda Diagonal si giunge a Palau Macaya.
La Sagrada Familia: opera incompiuta di Gaudì, che un gruppo di architetti, facendo fede al progetto originale, sta cercando di portare a termine, è sicuramente uno dei monumenti più conosciuti e visitati della città, a causa della sua originale forma e dei mosaici che rivestono le sue torri.
La Ribeira: dirigendosi di nuovo verso il mare, si giunge in questo che è uno dei quartieri storici di Barcellona. Qui si posso ammirare, tra l’altro, il Palazzo dei Marchesi di Lliò, il Palau Aguilar, sede del Museo Picasso, e il Palau de la Musica Catalana, anch’esso patrimonio dell’umanità.
Il quartiere Gotico: è situato nel cuore della città, e in esso spicca sicuramente la Cattedrale Gotica, del XIV sec.. Sempre nel quartiere gotico si trovano la Casa dell’Arcadia (di fronte alla Cattedrale), il Palau Reial Major, la Plaza del Rei e la Plaza de Sant Jaume, dove si trovano il Comune e il Palau de la Generalitat.
Altre destinazioni a Barcellona: di sicuro interesse une visita al Montjuic, sede dell’Esposizione Universale del 1929, dove si possono ammirare la Fuente Magica (in estate), il Palau Nacional, sede del Museu Nacional de Catalunya, l’Anello Olimpico, la Fondazione Mirò, e soprattutto il Castello di Montjuic, con lo stupendo Miramar. Per gli appassionati di calcio si consiglia, quando possibile, una visita al mitico Camp Nou, uno degli impianti più belli d’Europa, dove gioca l’amatissima squadra del Barcellona.
Altre destinazioni fuori Barcellona: a un’ora di macchina a ovest di Barcellona si trova Montserrat, con l’omonimo Monastero, principale centro spirituale della Catalogna. Per chi ama il mare a nord della città si estende la Costa del Maresme, un susseguirsi di località di mare molto animate durante la stagione estiva. A sud di Barcellona si estende invece la Costa de Garraf, in cui si trova la trasgressiva Sitges, in cui oltre al divertimento, vi è modo di visitare la Cattedrale.
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LA CUCINA
Barcellona è una città all’avanguardia mondiale per la gastronomia. Una capacità innovativa che le è valsa il titolo di prima città gourmande non francese.
La cucina catalana: di mar y montana
Il segreto della cucina della Catalogna sta nel fatto che questa splendida regione riesce ad abbracciare insieme mare, pianura e montagna; questa doppia natura, marina e terrestre, ha fatto nascere una cucina originale e variegata che i catalani definiscono di mar y montaña. Questo mescolarsi di paesaggi e climi diversi ha reso la cucina catalana un incrocio sapiente di odori, sapori e profumi tradizionali che si mescolano anche ai riflessi delle altre cucine regionali spagnole e con quelli della vicina e confinante Francia. La Catalogna infatti ha da sempre cercato di sfruttare al meglio non solo le saporite materie prime di cui dispone, ma anche la vicinanza straniera, da cui ha tratto i migliori benefici culinari: le delicate ricette della cucina provenzale, della vicina Valencia, della sobria Spagna centrale. L’insieme di questi elementi ha reso la tradizione e l’arte culinaria della Catalogna creatrice di molte tendenze.
La cucina di mercato
La gastronomia catalana si basa principalmente su prodotti della terra che variano insieme alle stagioni. Grandi protagonisti sono l’olio di oliva, le erbe aromatiche, la frutta; a queste si aggiungono i prodotti freschi come il pesce, la carne e le verdure.
Questi elementi, tutti assieme, compongono quella che è chiamata la “cucina di mercato”, perché i piatti si preparano in funzione dei prodotti che si trovano giorno dopo giorno nel mercato, secondo la disponibilità stagionale. Il mercato per eccellenza di Barcellona è La Boqueria, enorme esposizione al coperto di profumatissimi alimenti dove vengono a rifornirsi ogni giorno non solo i turisti affascinati da tanta scelta, ma anche gli abitanti del luogo e i migliori chef della città, che utilizzano proprio i prodotti comprati alla Boqueria per preparare le loro ricette internazionali. Nel tipico mercato della tradizione barcellonese potrete ammirare miriadi di bancarelle traboccanti di tutti i tipi di frutta fresca e di verdura, ma anche spezie, dolci, carne e pesce fresco proveniente direttamente dal Mediterraneo. La Boqueria è il luogo dove si possono ammirare tutti i prodotti protagonisti della cucina catalana e barcellonesi. L’olio di oliva, le verdure e gli ortaggi, la frutta, il pesce ed i frutti di mare freschi, il baccalà, i legumi, la frutta secca, il maiale, le erbe aromatiche.
Ricette tipiche della cucina catalana
La cucina catalana ha una ricchissima varietà di piatti. Quattro sono le salse fondamentali che li accompagnano: il sofrito, la samfaina (pomodoro, peperoncino e melanzane), la picada e l’allioli oppure all i oli (olio di oliva e aglio). Dagli orti e dai boschi della Catalogna provengono verdure freschissime, funghi e lumache; con queste ultime preparate in brodo si ottiene una squisita ricetta, la minestra di lumache, chiamata sopa de fredolics. Quanto alle tapas bisogna gustare la specialità catalana per eccellenza, il pa amb tomaquet: una fetta di pane strofinata con aglio e pomodoro e bagnata di olio d’oliva. Dopo che è stata scottata e abbrustolita, diventa una bruschetta che può essere accompagnata da frutti di mare, prosciutto o peperoni e in ogni altro modo che la fantasia suggerisce. I prodotti del mare, come seppie, merluzzo, baccalà, gamberetti, gamberi sono alla base di tutti i piatti tipici di mare, tra cui spicca la zarzuela, saporitissima e con alla base tutti i pesci che si trovano nella regione.
La Zarzuela è un piatto che probabilmente deriva il proprio nome da un genere musicale nato nel XVII secolo a Madrid (le prime rappresentazioni del genere avvennero nel casino di caccia del re, il Palacio de la Zarzuela, situato vicino Madrid), in cui si combina l’Opera lirica con elementi di teatro parlato e di danza. A base di pesce si elaborano anche l’esqueixada di baccalà e il suquet di peix. Le verdure e gli ortaggi sono alla base di molti antipasti, come nell’empredrat, e nelle fave alla catalana (fabes a la catalana), o il lesso con fagioli bianchi. Molti piatti hanno alla base il riso, come l’Arroz a banda, che si prepara con un ricco brodo di pesce in cui si cuoce il riso, in modo da farlo assorbire completamente, successivamente si servono separati il riso e i pesci da cui si è ricavato il brodo. Barcellona, come tutta la Catalogna, ama le carni e gli insaccati. È da provare la butifarra, il chorizo, il salame di Vic, il jamon serrano accompagnati da una grande varietà di formaggi.
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