Carnevale di Basilea, una festa in piena follia

 

La Svizzera potrebbe essere visitata in lungo e in largo per svariate volte e non perderebbe mai il suo fascino, tuttavia è giusto alternare un po’ le attrazioni. Questo Paese vanta paesaggi favolosi, piste da sci uniche al mondo, storia, cultura, arte… eppure anche a livello di feste gli svizzeri si sanno distinguere, ad esempio con il carnevale di Basilea.

Carnevale di Basilea, tra festeggiamenti e follia

La parola d’ordine del Carnevale di Basilea è follia. Non si tratta, però, di nulla di molesto o di dannoso per città e persone, tuttavia da tempi immemori durante questo tipo di festa ci si può divertire. In questo caso vi imbatterete in diversi cortei che attraverseranno i punti salienti della città.

Tra questi, la Cattedrale di Basilea, di origine medievale, poiché fu costruita tra un arco di tempo che va dall’ XI al XVI secolo. Fu costruita in arenaria rossa da Johannes Parler, il quale ristrutturò e migliorò i resti romanici vittima di un forte terremoto. Uno degli aspetti più celebri di questa chiesa è il preziosissimo strumento al suo interno: un meraviglioso organo a canne. Infine ciò che rende questo luogo davvero importante è che fu sede di diversi concili storici, perciò i papi l’hanno tenuta molto in considerazione.

Da un simbolo ecclesiastico ad uno laico, il municipio di Basilea, un edificio del ‘500 fatto in arena rossa e in stile tardogotico. Voluto dalla corporazione degli artigiani come segno di adesione alla Lega dei Confederati. Ad esso sono affissi tutti gli stemmi dei 12 cantoni. La sua forma gli garantisce un aspetto quasi reale, mentre il suo colore rosso acceso catturerà sicuramente il vostro occhio.

Carnevale di Basilea: cosa rende speciale questo evento?

Il carnevale di Basilea (Fasnacht) ha la caratteristica di essere uno degli ultimi presentati in Europa: inizia il lunedì successivo al Mercoledì delle Ceneri e termina il giovedì della stessa settimana. Alcuni di voi rimarranno stupiti da quest’affermazione, poiché i giorni di festa terminano con l’arrivo della Quaresima, ma in Svizzera non è considerata una celebrazione nociva per il credo cristiano. Anzi, è la festa popolare più importante: durante l’edizione dell’anno scorso sono state contate dalle 15mila alle 20mila persone in maschera.

Carnevale di Basilea: il programma

Come ogni celebrazione che si rispetti, deve esserci un atto simbolo che dia inizio alle danze: in questo caso si parla di Morgenstraich. Il lunedì seguente al Mercoledì delle Ceneri alle quattro del mattino tutto ha inizio. Poco prima del sorgere del sole le maschere attendono con impazienza i rintocchi dei campanili per iniziare ufficialmente la sfilata tra le vie di Basilea. L’atmosfera è qualcosa di magico: tutte le luci vengono spente, a parte le lanterne che i partecipanti portano in testa come sorta di copricapo o innalzano verso il cielo su pali alti tre metri.

Oltre all’effetto visivo, non può non mancare quello uditivo, infatti questo corteo sarà accompagnato da musiche tradizionali e folkloristiche. Ad intraprendere questo viaggio simbolico in città sono i cliqué. Questa parola non ha una vera e propria traduzione italiana, tuttavia è il termine con cui vengono chiamati i gruppi di partecipanti al Morgenstraich. Il pomeriggio dello stesso giorno sempre queste persone indosseranno maschere buffissime chiamate Schnitzelbänken. Sono delle vere e proprie caricature, le quali rappresentano un tema deciso da mesi. I partecipanti si sposteranno in gruppi o da soli, vagando di locale in locale per commentare l’anno appena trascorso con queste immagini e canzoni divertenti.

Il martedì è una giornata più tranquilla, ma non meno interessante. Il secondo giorno è quello dedicato ai bambini, i quali corrono felici lanciandosi coriandoli e spruzzandosi schiuma. Questa atmosfera già veramente gioiosa è migliorata la sera, tramite il Guggenmusiken. I protagonisti sono sempre loro, i simpatici musicanti mascherati che si fionderanno in Münsterplatz accompagnati da una sfilata di lanterne e di musica folle.

Proseguiamo a spron battuto verso il mercoledì, il quale presenta l’evento più amato dell’intera manifestazione: si sta parlando del Gässie. se nei giorni precedenti si può udire una cacofonia di strumenti improvvisati alternati a canzoni commerciali e di tendenza, il terzo dì tutto cambia.

Si ritorna alle tradizioni, suonando gli strumenti preferiti degli Svizzeri di decenni fa : i pifferi e i tamburelli. Anche in questo caso delle persone volontarie scelgono di comporre quest’orchestra di altri tempi e vagare tra le vie più suggestive di Basilea. Questo corteo di solito è infoltito dai turisti incuriositi che non vedono l’ora di accodarsi alle clique e marciare e ballare seguendo questo ritmo inusuale. Così come questa magnifica festa elvetica è iniziata, nello stesso modo finisce.

Questa gioiosa follia carnevalesca è cominciata alle 4 del mattino di lunedì e termina alla medesima ora di giovedì, sempre prendendo come riferimento gli stessi strumenti: nessun orologio moderno, bensì i campanili di Basilea.

L'Autore: Marco Olivi Google+

Marco Olivi è un giovanissimo studente di 17 anni del liceo linguistico con la passione dei viaggi, della pallavolo e della scrittura. Per lui la scoperta di nuove mete e culture è un tesoro dal valore inestimabile. Sogno nel cassetto: diventare un giornalista di successo.